Post in evidenza

Ho fatto una doccia

Ho fatto una doccia lunga almeno un giorno Dicevano che, dopo qualche ora, qualcosa sarebbe successo Ho aspettato Mentre mi lavavo l’acqua diventava più calda sempre più calda Fino a trasformarsi in vapore Ed io con lei E invece di salire verso l’alto Scendevamo E il vapore che scende, non è come quello che saleContinua a leggere "Ho fatto una doccia"

Post in evidenza

GIRO di PAROLE SENZA PAROLE

Come stiamo? Non molto bene, ci hanno detto Dopo quello che abbiamo passato… E ha fatto un caldo st’estate, non se ne poteva più Pensavamo addirittura fossero finite le gocce Terminate! Qualcuno ha detto che fondamentalmente abbiamo esagerato E altri No, ma come? Con le facce stupite atterrite Perché ora solo a ottanta all’ora, alContinua a leggere "GIRO di PAROLE SENZA PAROLE"

Post in evidenza

SOLO UNA CASA

(Però la mia) Quanti piedi  hanno varcato la tua soglia  Per condividere qualche ora Per rimanere a cena Per fermarsi, di passaggio Salutare Per entrare e stare Respirarti Perché sei bella (Già.  Bella, una casa) É strano  Mi fai pensare  che ci attacchiamo  alle case alle cose  Le sentiamo nostre Ci diamo il permesso diContinua a leggere "SOLO UNA CASA"

Post in evidenza

A TE CHE MI HAI DERUBATO

Questo è indirizzato a te, che questa mattina mi hai rubato cinquanta euro. Lo so che tecnicamente non mi hai derubato, dal momento che guardando a terra avrai trovato i cinquanta euro di un povero idiota che li ha lasciati cadere così, come un fazzoletto dalla tasca. Il povero idiota sono io. Ecco, vorrei semplicementeContinua a leggere "A TE CHE MI HAI DERUBATO"

Post in evidenza

DEVI FARE COME

C'è un uomo che abita in quel casolare. Ogni tanto vado a trovarlo. Tutti pensano e dicono che abiti da solo. Tutti si sbagliano. Felice - così si chiama - si sveglia ogni mattina alle sei e mezza e va a dare da mangiare alle oche. E quelle, dalla prima all'ultima, starnazzando lo seguono nelContinua a leggere "DEVI FARE COME"

Post in evidenza

L’ ACCEZIONE POSITIVA DELL’OMBRA

"...Ti parlo dell'area scura proiettata su una superficie da un corpo, che intercetta una sorgente luminosa e si interpone tra la superficie e quest'ultima. Ti parlo dell'ombra e di tutte le cose che pensi siano indissolubilmente legate a te in un modo, invece dovresti immaginarle sotto un'altra luce. Ti parlo dell'ombra e della tendenza che abbiamo a credere che qualcosa non esista, semplicemente perché non la vediamo...o della necessità di estremizzare le antitesi..."

Post in evidenza

LA VECCHIA

Per quello che potevo vedere i capelli grigi le arrivavano oltre il seno che era completamente svuotato e abbandonato su un ventre davvero piatto, perché devi immaginare una vecchia molto, molto minuta. Addosso aveva una camicia da notte, di quelle semplici color crema, a maniche corte, la pelle flaccida e rugosa che le pendeva dalle braccia sembrava fregarsene del fatto che ieri sera c'erano dieci gradi.

Post in evidenza

Io so chi sono

Qualche giorno fa ho compiuto ventisette anni.  Ho pensato che sarebbe stato carino scrivere una di quelle cose poetiche in cui si parla a se stessi, magari in terza persona, raccontandosi ciò che si è imparato fino adesso e bla bla bla.  Poi non mi è venuta la benché minima ispirazione, non ne ho vistaContinua a leggere "Io so chi sono"

Post in evidenza

Je est un autre

Immagina di vivere in un mondo dove non ci sono specchi. Il tuo viso lo sogneresti e lo immagineresti come un riflesso esterno di quello che hai dentro di te. E poi, a quarant’anni, qualcuno per la prima volta in vita tua ti presenta uno specchio. Immagina lo sgomento! Vedresti un viso del tutto estraneo. E sapresti con chiarezza quello che ora non riesci a comprendere: tu non sei il tuo viso.

Post in evidenza

AUTOTOMIA

Quando ero piccola giocavo a catturare le lucertole. Mi divertivo a rincorrerle, farle prigioniere, tenerle ferme e poi infilzarle con un legnetto. Mentre mi impegnavo in questa operazione canticchiavo sottovoce: “Questa é la storia del serpente che vien giù dal monte, per ritrovare la sua coda che ha perso un dì...” I bambini sanno essereContinua a leggere "AUTOTOMIA"

Post in evidenza

Il mondo è bello perché è Mario

Mario era incazzato. Aveva messo piede nel bar semplicemente per trovare qualcuno a cui manifestare la propria rabbia e per una frazione di secondo i nostri sguardi si erano incrociati. Ero stata prescelta. Aveva cominciato a parlarmi a raffica mentre ordinava distrattamente un caffè espresso, gesticolava in modo forsennato e per i primi trenta secondi,Continua a leggere "Il mondo è bello perché è Mario"