Ho fatto una doccia lunga almeno un giorno Dicevano che, dopo qualche ora, qualcosa sarebbe successo Ho aspettato Mentre mi lavavo l’acqua diventava più calda sempre più calda Fino a trasformarsi in vapore Ed io con lei E invece di salire verso l’alto Scendevamo E il vapore che scende, non è come quello che saleContinua a leggere "Ho fatto una doccia"
GIRO di PAROLE SENZA PAROLE
Come stiamo? Non molto bene, ci hanno detto Dopo quello che abbiamo passato… E ha fatto un caldo st’estate, non se ne poteva più Pensavamo addirittura fossero finite le gocce Terminate! Qualcuno ha detto che fondamentalmente abbiamo esagerato E altri No, ma come? Con le facce stupite atterrite Perché ora solo a ottanta all’ora, alContinua a leggere "GIRO di PAROLE SENZA PAROLE"
ALLA TRATTORIA
La trattoria ha una valutazione di 9.10 sui più gettonati siti di recensioni di ristoranti. Lì si mangia bene, si beve (più o meno) bene, si spende il giusto, si viene trattati bene. La trattoria è un luogo che ti insegna che non bisogna mai, mai fermarsi alla prima impressione.
SOLO UNA CASA
(Però la mia) Quanti piedi hanno varcato la tua soglia Per condividere qualche ora Per rimanere a cena Per fermarsi, di passaggio Salutare Per entrare e stare Respirarti Perché sei bella (Già. Bella, una casa) É strano Mi fai pensare che ci attacchiamo alle case alle cose Le sentiamo nostre Ci diamo il permesso diContinua a leggere "SOLO UNA CASA"
DENTRO, FUORI E INTORNO ALLA GABBIA | IL ROMANZO ESORDIO DI ANDREA CINALLI
"...Per tutto il lungo silenzio che segue spero che un piccione cozzi contro la finestra o che il lampadario si infranga a terra dandoci modo di trasalire e commentare qualcosa."
A TE CHE MI HAI DERUBATO
Questo è indirizzato a te, che questa mattina mi hai rubato cinquanta euro. Lo so che tecnicamente non mi hai derubato, dal momento che guardando a terra avrai trovato i cinquanta euro di un povero idiota che li ha lasciati cadere così, come un fazzoletto dalla tasca. Il povero idiota sono io. Ecco, vorrei semplicementeContinua a leggere "A TE CHE MI HAI DERUBATO"
La filosofia del “Dipende…”
Quando inizi a pensare che "Dipende..." puoi scoprire che la percezione di te stesso è modificabile. Non esiste pensiero che non possa essere rovesciato. Dipende sempre da che angolazione guardi le cose. Dipende in che modo decidi di infilartici dentro, alle cose.
SE NON CI RIVEDIAMO BUON ANNO
Lei pensò a tutte le cose che avrebbe dovuto fare dal giorno dopo, pensò alle persone nelle proprie case, pensò che non si sentiva arrabbiata, che avrebbe potuto guardare negli occhi la sua parte incazzata e dirle: Se non ci rivediamo buon anno.
UNIONE – Mi sfuggo di mano
'Mi sfuggo di mano' è una serie di fotografie che vuole raccontare la difficoltà di stare con noi stessi quotidianamente. E il bisogno di riderci sopra.
UNIONE – SCRIVERE LUCI
Scrivere Luci' è una serie di fotografie che vuole raccontare il rapporto che ognuno instaura con i propri percorsi di ricerca e attraverso i mezzi espressivi che sceglie. Qualsiasi essi siano.
EARTH OVERSHOOT DAY
Quest'anno la data dell'Overshoot day è caduta il 29 Luglio, perciò da quel momento è come se stessimo rubando in anticipo le risorse che abbiamo già ampiamente esaurito per il 2021.
DEVI FARE COME
C'è un uomo che abita in quel casolare. Ogni tanto vado a trovarlo. Tutti pensano e dicono che abiti da solo. Tutti si sbagliano. Felice - così si chiama - si sveglia ogni mattina alle sei e mezza e va a dare da mangiare alle oche. E quelle, dalla prima all'ultima, starnazzando lo seguono nelContinua a leggere "DEVI FARE COME"
THE SECRET LIFE OF COWS
Questa è una piccola dedica ai piccoli progetti conclusi.
MAGGESE
Anche se non semina, il contadino si occupa sempre del suo campo
DICE QUELLO…
"Dice quello..." è una sorta di modo di dire che ho rubato a mia nonna. Chiunque dovrebbe sentirglielo pronunciare per cogliere l'utilizzo che lei ne fa a seconda delle situazioni. In genere, "dice quello..." è un modo per dire che una cosa è vera, ma fino a un certo punto...
MI DO FASTIDIO
Mi do fastidio da quando non ho più dieci anni
L’ ACCEZIONE POSITIVA DELL’OMBRA
"...Ti parlo dell'area scura proiettata su una superficie da un corpo, che intercetta una sorgente luminosa e si interpone tra la superficie e quest'ultima. Ti parlo dell'ombra e di tutte le cose che pensi siano indissolubilmente legate a te in un modo, invece dovresti immaginarle sotto un'altra luce. Ti parlo dell'ombra e della tendenza che abbiamo a credere che qualcosa non esista, semplicemente perché non la vediamo...o della necessità di estremizzare le antitesi..."
CHI VUOL ESSERE MILIONARIO
Chi vuol essere milionario - il nostro - era uno dei giochi più belli del mondo, perché il premio in palio non era il denaro ma il continuo sancimento di un'alleanza profonda...
RINGRAZIARE DESIDERO
QUESTO GIORNO QUI
Sei bell*. Lo sai? Te lo ha mai detto nessuno? Te lo sei mai detto? Che profumo hai addosso? Che paure hai addosso? Che cosa pensi, di questo giorno qui?
LE CORNACCHIE RIDONO
Le puoi trovare il pomeriggio, all'imbrunire, appollaiate sul ramo che si sono scelte. Stanno lì per ore, a osservare la gente che passa ma più che altro a ridere a crepapelle tra loro. (...)
DOVE SONO, SE NESSUNO MI GUARDA?
Dove siamo, adesso? Dove siete? Dove sei? È la domanda che spesso ci si pone in chat, quasi altrettanto, e a volte addirittura prima di: come stai? Già: dove sono? - Lea Barletti
LA VECCHIA
Per quello che potevo vedere i capelli grigi le arrivavano oltre il seno che era completamente svuotato e abbandonato su un ventre davvero piatto, perché devi immaginare una vecchia molto, molto minuta. Addosso aveva una camicia da notte, di quelle semplici color crema, a maniche corte, la pelle flaccida e rugosa che le pendeva dalle braccia sembrava fregarsene del fatto che ieri sera c'erano dieci gradi.
Outside the window
A volte fa bene raccontarsi storie bambine.
FRANCO IMBARAZZO
Andava matto per le olive e i pomodorini secchi e sapeva che quelli del banco erano migliori. Ma si ostinavano a consegnarli in queste vaschette di plastica dura su cui c’era scritto 100% plastica riciclabile, il che voleva dire trattarlo proprio per coglione, pensò Franco (...)
SUPPLì
Se la vostra giornata vi sembra povera, non accusatela. Accusate voi stesso di non essere abbastanza poeta per chiamare a voi le sue ricchezze. Per il creatore niente è povero, non esistono dei luoghi poveri, indifferenti. - Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta.
Io so chi sono
Qualche giorno fa ho compiuto ventisette anni. Ho pensato che sarebbe stato carino scrivere una di quelle cose poetiche in cui si parla a se stessi, magari in terza persona, raccontandosi ciò che si è imparato fino adesso e bla bla bla. Poi non mi è venuta la benché minima ispirazione, non ne ho vistaContinua a leggere "Io so chi sono"
Mi capita
Ci sono istanti che portano addosso l'euforia di un'estate adolescente Una qualsiasi, una precisa...
L’ULTIMO BAGNO
Sei di fronte al mare. All'oceano, se preferisci. Hai tempo dall'alba al tramonto per poterti immergere, nessun limite per rimanere in acqua ma devi scegliere un solo momento della giornata per farlo. Un bagno, un giro, un andata e un ritorno al punto di partenza, il tuo asciugamano. Lo sai come cambia il mare duranteContinua a leggere "L’ULTIMO BAGNO"
RESPIRA
Respira. Devi ancora imparare a farlo. Quando respiri non pensare a niente. Anzi sì, pensa al fatto che stai respirando e nient'altro. Non trattenere il fiato. Quando dormi vai in apnea? Non lo so, dormo. Non devi dormire. Riposa, sì, almeno sette ore al giorno ma non dormire, poi perdi l'ispirazione. Devi solo inspirare edContinua a leggere "RESPIRA"
Je est un autre
Immagina di vivere in un mondo dove non ci sono specchi. Il tuo viso lo sogneresti e lo immagineresti come un riflesso esterno di quello che hai dentro di te. E poi, a quarant’anni, qualcuno per la prima volta in vita tua ti presenta uno specchio. Immagina lo sgomento! Vedresti un viso del tutto estraneo. E sapresti con chiarezza quello che ora non riesci a comprendere: tu non sei il tuo viso.
AUTOTOMIA
Quando ero piccola giocavo a catturare le lucertole. Mi divertivo a rincorrerle, farle prigioniere, tenerle ferme e poi infilzarle con un legnetto. Mentre mi impegnavo in questa operazione canticchiavo sottovoce: “Questa é la storia del serpente che vien giù dal monte, per ritrovare la sua coda che ha perso un dì...” I bambini sanno essereContinua a leggere "AUTOTOMIA"
CAOS
Una parola ma buona.
Il mondo è bello perché è Mario
Mario era incazzato. Aveva messo piede nel bar semplicemente per trovare qualcuno a cui manifestare la propria rabbia e per una frazione di secondo i nostri sguardi si erano incrociati. Ero stata prescelta. Aveva cominciato a parlarmi a raffica mentre ordinava distrattamente un caffè espresso, gesticolava in modo forsennato e per i primi trenta secondi,Continua a leggere "Il mondo è bello perché è Mario"
CALORE
Una parola ma buona.
LA SPERANZA è L’ULTIMA A VENIRE
È arrivata, un po' in ritardo ma è arrivata.
RADICI
Mi si sta formando in testa un groviglio di edera e muschi.